Superbonus, costa davvero 2mila euro per cittadino? Per Conte no
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Superbonus, costa davvero 2mila euro per cittadino? Per Conte no

super bonus 110%

Recentemente Conte ha smentito le affermazioni della Meloni secondo la quale il Superbonus costerebbe allo Stato 2mila euro a cittadino.

Recentemente il governo ha revocato il Superbonus, sostenendo che il provvedimento in questione sarebbe costato alle casse dello stato 2mila euro per ogni cittadino che ne ha usufruito. Il Superbonus era stato introdotto il 19 maggio 2020 dal governo Conte.  

La misura

Inizialmente la misura prevedeva uno sconto del 110% sulle spese edilizie sostenute per interventi di natura edilizia. Lo scopo del provvedimento di Conte era quello di ammodernare costruzioni e infrastrutture in modo da apportare delle migliorie per quanto riguarda l’efficienza energetica. Inoltre aveva la funzione di risollevare il settore edile in crisi a causa della pandemia. 

super bonus 110%

Con la salita al governo di Giorgia Meloni, la premier ha in un primo momento ridotto il bonus facendolo passare da 110% a 90%. Adesso la premier ha comunicato l’abolizione del provvedimento, decretando insostenibile per le casse dello Stato una spesa di tale portata. 

Nello specifico la Meloni dichiara che il provvedimento costerebbe circa 2mila euro a testa per ogni italiano che ne usufruisce. Ma arriva la smentita da parte di Conte, il quale dichiara che in realtà ne costerebbe “solo 88”. 

Ecco cosa emerge sulla base dei dati Enea

In base a quanto appreso attraverso i dati Enea, la spesa per gli interventi di riqualificazione al 31 gennaio per il Superbonus è di 65,2 miliardi. A questa somma si aggiunge un 10%. Perciò la spesa stimata sarebbe di circa 72 miliardi. 

Ci sono poi altri tipi di bonus, come ad esempio quello per la ristrutturazione delle facciate, che ammonterebbe a circa 19 miliardi. Poi ci sono i bonus edilizi dell’ammontare di 28,9 miliardi. Nel rapporto della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica del 2021 si riferisce come per le spese edilizie si sia “passati dai 2 miliardi del 2009, ai 6,7 miliardi nel 2018 fino ai 8,3 miliardi stimati”. Infine va ricordato che dal 2020 anche per questi bonus è stata introdotta la possibilità di cessione del credito per consentire ai cittadini di scontare il costo dei lavori direttamente sulla fattura.      

In questo senso, sommando 72 miliardi di superbonus, 19 per il bonus facciate e gli altri 28,9 dei restanti incentivi, si arriva ad un totale di circa 120 miliardi. La cifra divisa per il numero di italiani sarebbe uguale a quella di cui parla Meloni. 

Difatti però la premier avrebbe parlato solo di Superbonus, e non di tutti gli incentivi edilizi proposti dal governo. Per questo motivo sarebbe scorretto asserire che il solo Superbonus costa alle casse dello stato 2mila euro per cittadino. Inoltre il calcolo della premier non tiene conto dei benefici introdotti dal bonus a livello economico, in quanto il settore edilizio aveva subito una brutta battuta d’arresto mentre con l’introduzione del provvedimento di Conte i vantaggi si sono percepiti anche nelle casse dello Stato in termini di maggiori introiti.  

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 22 Febbraio 2023 11:39

Italia, il Pil in negativo nel quarto trimestre 2022

nl pixel